sintomi, cure e prevenzione. Cosa c’è da sapere- Corriere.it

di Vera Martinella

Paola Perego ha annunciato di essersi sottoposta a una nefrectomia parziale (ovvero intervento di parziale asportazione del rene) per una neoplasia: una malattia insidiosa perch spesso rimane clinicamente silente a lungo, ma il sangue nelle urine non va mai trascurato

Di tumore del rene, per il quale stata operata la conduttrice Paola Perego, si ammalano ogni anno all’incirca 13.500 persone nel nostro Paese. Viene spesso scoperto per caso, durante esami fatti per altri motivi, e se la diagnosi precoce, ovvero il carcinoma di piccole dimensioni e confinato nel rene, pu bastare la sola chirurgia per guarire definitivamente. Quando la massa tumorale piccola, con un diametro di pochi centimetri, le probabilit di guarigione completa sono elevate e l’intervento chirurgico tende a risparmiare la funzionalit dei reni — chiarisce Giario Conti, segretario nazionale della Societ Italiana di Urologia Oncologica (SIUrO) —. Si pu quindi optare per una nefrectomia parziale, ovvero asportare solo una parte del rene, quella interessata dal cancro e “salvare” la parte sana, che cos continua a svolgere le sue naturali mansioni. Grazie alle nuove tecnologie e alla robotica riusciamo a intervenire con resezioni sempre pi limitate e in laparoscopia, accorciando anche i tempi di degenza in ospedale.

Le cure

Circa il 70% dei pazienti vivo 5 anni dopo la diagnosi, ma ancora oggi circa un terzo dei casi (il 30%) viene scoperto tardi, in fase avanzata. Quella renale una neoplasia subdola e insidiosa perch spesso rimane clinicamente silente a lungo, senza dare sintomi evidenti — dice Giuseppe Procopio, responsabile dell’Oncologia medica genitourinaria all’Istituto Nazionale Tumori di Milano —. In media sei persone su dieci si accorgono della malattia durante esami fatti per altri problemi di salute e solo il 55% dei carcinomi viene individuato quando confinato solo al rene e dunque pi facile da curare. Il trattamento di prima scelta per la malattia localizzata e localmente avanzata  la chirurgia, conservativa quando possibile (ovvero che asporta solo il tumore e risparmia l’organo sano).Dopo l’intervento, in base all’esito della biopsia, si decide come procedere.Quando indicato, per prevenire le ricadute, in caso si ripresentino delle recidive o per i pazienti con metastasi abbiamo a disposizione  diversi farmaci efficaci, sia a bersaglio molecolare che immunoterapici, mentre la chemioterapia contro questa neoplasia si dimostrata poco utile.

Sintomi

I sintomi da non trascurare sono sostanzialmente tre: ematuria, ovvero la presenza di sangue nelle urine, che spesso il primo segno di malattia e pu manifestarsi all’improvviso, scomparire spontaneamente per poi ripresentarsi di nuovo; dolore sordo al fianco o spasmi tipo colica, causati dalla presenza di coaguli di sangue lungo la via urinaria (pelvi renale e uretere); presenza di una massa palpabile nella cavit addominale a livello del fianco. Le coliche, come l’ematuria, sono sintomi comuni anche alla calcolosi renale: senza allarmarsi troppo per importante parlare con un medico, che prescriver eventuali approfondimenti necessari ricorda Conti. In Italia e in molti Paesi occidentali i casi di tumore del rene (lo stesso diagnosticato alla scrittrice Michela Murgia), che statisticamente pi frequente nei maschi, sono in aumento: come mai? Il motivo, secondo gli esperti, da cercarsi negli stili di vita scorretti sempre pi diffusi che favoriscono l’insorgenza di questo e altri tipi di cancro: sovrappeso, obesit, ipertensione, alimentazione scorretta, sedentariet. E, soprattutto, fumo

Chi rischia di pi

Si ritiene che il sovrappeso sia alla base del 25% circa dei casi di nuova diagnosi in Europa, con particolare riferimento alle donne. Il tabacco sarebbe invece responsabile del 40% circa dei casi, soprattutto negli uomini: il numero di sigarette fumate ogni giorno e il numero di anni di esposizione sono direttamente proporzionali all’aumento del rischio di questa malattia. Ci sono, poi, delle persone che devono essere considerate sorvegliate speciali: I parenti di primo grado di malati con carcinoma renale possono avere una probabilit quattro volte maggiore di essere colpiti dallo stesso tumore rispetto alla popolazione generale — conclude Sergio Bracarda, presidente della Societ italiana di urologia oncologica (SIUrO) —. Particolarmente esposti al rischio sono anche i lavoratori costretti a un’esposizione prolungata ai derivati del petrolio, torotrast o zinco. Infine non va sottovalutata l’ipertensione arteriosa, una delle patologie croniche pi diffuse e che interessa oltre 15 milioni di italiani: aumenta del 60% le probabilit d’insorgenza di tumore al rene. Circa il 4% dei casi pu avere una base ereditaria per via della sindrome di von Hippel-Lindau, trasmessa dal gene VHL. Anche chi soffre di malattia renale policistica, sottoposto a dialisi per lungo tempo, presenta un rischio maggiore di sviluppare la neoplasia.

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23 gennaio 2024 (modifica il 23 gennaio 2024 | 12:42)

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